di Emma Moscan

Se ti piace fare sport, che si tratti di escursioni, yoga o allenamenti in palestra, probabilmente hai già capito quanto  il respiro sia fondamentale durante l’attività fisica. Tuttavia, quando non siamo “in movimento” spesso ci dimentichiamo del respiro, soprattutto se ci sentiamo sopraffatti dallo stress e dalla nostra to-do list. È proprio qui che entra in gioco il breathwork: scopriamo insieme di cosa si tratta e come può aiutarci sul lavoro e nella vita di tutti i giorni.

Cos’è il breathwork?

Iniziamo dalle basi: breathwork è l’arte del respiro consapevole. È un insieme di tecniche moderne e antiche che derivano dal pranayama, la respirazione yogica che ha avuto origine attorno al 2500 a.C. Col passare degli anni questa pratica si è evoluta ed è diventata oggetto di numerose ricerche scientifiche che hanno studiato gli effetti del respiro consapevole sulla mente e sul corpo.

Proprio come l’atletica leggera si divide in una serie di discipline diverse ma interconnesse, così il breathwork comprende moltissime tecniche di respirazione (la respirazione diaframmatica, il coherent breathing, il respiro a narici alterne, il respiro del fuoco o kapalabhati…) ognuna con un effetto distinto sul nostro corpo e sulla nostra mente. Non è fantastico?

Come respirare bene ci aiuta a vivere meglio

È il momento di un mini approfondimento scientifico ma non ti preoccupare, lo renderemo divertente! Il respiro è regolato dal sistema nervoso autonomo che è responsabile di tutte quelle funzioni fisiologiche involontarie ed essenziali:
→ la respirazione,
→ il battito cardiaco,
→ la pressione sanguigna,
→ la digestione,
→ l’eccitazione sessuale.

Possiamo dividere il sistema nervoso autonomo in due rami:
→ il sistema nervoso simpatico, dedicato a supportarci durante le emergenze (come quando il capo o il clienti ti invia una mail il venerdì alle 17:00!),
→ il sistema nervoso parasimpatico, responsabile del rilassamento, della digestione e del riposo.

    Cosa succede però quando percepiamo come stressante una situazione che potrebbe non esserlo? Se le preoccupazioni ci accompagnano al lavoro, in famiglia e nella vita di tutti i giorni, entriamo in uno stato di stress cronico nel quale il nostro sistema nervoso manda continuamente segnali al corpo per produrre gli ormoni dello stress (adrenalina e cortisolo). Il battito cardiaco accelera e il respiro si fa più superficiale e veloce, nutrendo questo ciclo di stress dal quale a volte abbiamo difficoltà a uscire.

    Se stai pensando E quindi cosa posso farci? sei nel posto giusto. La respirazione non è il problema ma la soluzione per tornare a uno stato mentale rilassato ed equilibrato. Scopriamo come.

    Come gestire lo stress da lavoro attraverso il respiro

    Il respiro è una funzione fisiologica involontaria… e volontaria. Nella maggior parte dei casi respiriamo senza pensarci, soprattutto quando siamo stressati. Ma se portiamo la nostra attenzione consapevole al respiro possiamo scegliere di renderlo più lungo e profondo oppure di respirare dal naso piuttosto che dalla bocca, attivando il sistema nervoso parasimpatico e ritrovando l’equilibrio (omeostasi).

    Ecco che il respiro diventa una bussola che ti indica se sei in uno stato mentale rilassato o stressato anche quando non ne sei ancora consapevole razionalmente.

    Quindi cosa possiamo fare per alleviare lo stress lavorativo? Durante la giornata lavorativa porta consapevolezza al tuo respiro. Osserva se è una respirazione diaframmatica (lenta e che gonfia l’addome) o se è un respiro corto e superficiale che alza il petto e le spalle. Se ti trovi nel secondo caso ricorda una cosa: il tuo corpo sta cercando di proteggerti, attivando la risposta simpatica perché percepisce un pericolo. Tuttavia, non tutti i pericoli che percepiamo sono tali. 

    In questi casi cerca di rallentare:
    → inspira dal naso e indirizza il respiro verso la pancia, allargando poi la gabbia toracica e sollevando il petto,
    → espira dal naso sgonfiando il petto, la gabbia toracica e l’addome,
    → inspira per 4 secondi ed espira per 4 secondi. Gradualmente puoi rendere il respiro più lungo arrivando a 5, 6 o 8 secondi.

      Ed ecco che stai praticando la tua prima tecnica di breathwork, il coherent breathing. Questa tecnica è perfetta per gestire lo stress da lavoro, ma anche per aiutarti a dormire meglio la sera e perfino per calmare la mente quando siamo in fila per fare la spesa. Il bello del breathwork è proprio questo: puoi farlo ovunque tu sia e spesso un paio di minuti saranno sufficienti a farti sentire meglio.